Carissimi ragazzi di Casa Sebastiano, carissima Annachiara, e tutti voi della Cooperativa,
mi voglio rivolgere a voi, ora, per raccontarvi e condividere quel tempo speciale che abbiamo trascorso insieme al Golf Dolomiti. Perché ogni incontro, ogni giornata passata con voi ha lasciato un segno indelebile e profondo in ciascuno di noi.
E per tutto questo ringrazio la Direttrice di Casa Sebastiano, la dott.ssa Annachiara Marangoni, la Cooperativa Autismo Trentino e la Fondazione Trentina per l’Autismo per aver creduto ed appoggiato questo ambizioso progetto, rendendolo possibile.
La magia di ogni incontro
Ogni appuntamento ha avuto un suo carattere speciale, un episodio unico che ci ha fatto sentire tutti parte di qualcosa di più grande. Fin dal primo incontro del 28 giugno, con i “veterani” Alessandro e Linda e i nuovi arrivati Patrick e Davide A., è emerso immediatamente l’entusiasmo che ognuno di voi portava con sè.
Ricordo ancora la reazione di Patrick quando ha scoperto di essere mancino: una piccola rivelazione che ci ha consentito di adattare il suo gioco, cosa che ha portato un grande cambiamento, trasformando un momento di difficoltà in un’occasione per esprimere la sua capacità in un clima di distensione e serenità.
Ciascuno di voi ha portato qualcosa di unico. Alessandro, con il suo sorriso, la spontaneità e la sua dolcezza; Linda, che nonostante una notte agitata ha trovato l’energia per giocare; Davide A., che ha mostrato un talento naturale per la precisione, con tiri che ricadevano in uno spazio perfettamente definito.
E poi c’è Marco, silenzioso ed obbediente che si mette subito in posizione e tira, instancabile e Laura che ne sa di cinema e alla fine di ogni incontro vuole essere certa che ce ne sarà un altro.
Alessandro è in posizione di gioco. Fa parte del gruppo degli “storici”. E’ entusiasta, gioca tutto il tempo.
Linda ha un gioco estremamente preciso. La sua pallina non va lontano ma è “guidata” con una precisione chirurgica. Malcolm si complimenta con lei, dice che pochi giocatori riescono a governare così la traiettoria del proprio lancio.
Un viaggio di scoperta e crescita per tutti
Il 2 agosto, una giornata iniziata con l’incontro inaspettato di un piccolo passerotto, ha offerto un momento di riflessione per tutti. Laura, che con una lieve crisi di ansia ha condiviso la sua preoccupazione per quel piccolo uccellino, ci ha ricordato quanto ogni emozione possa avere un significato profondo. E poi c’era Pietro, il “gigante buono”, che con la sua calma e la sua forza tranquilla ci ha insegnato che anche un “no” può essere un modo per dire “sì” alla vita e alle sue sfide.
Ogni incontro ha rappresentato un’occasione per superare i limiti e per adattarsi a nuove situazioni. Malcolm e Leonardo, i nostri maestri, hanno avuto modo di scoprire nuove forme di insegnamento, modificando il loro approccio per rispondere alle esigenze di ognuno di voi. È stata una sfida anche per loro, e credo che abbiano imparato tanto quanto voi. Ringrazio di cuore i nostri maestri per la loro sensibilità e dedizione: senza di loro, questa esperienza non sarebbe stata la stessa.
Laura è felice e al termine di ogni incontro vuole essere rassicurata che ce ne sarà un altro e, per esserne sicura chiede anche in quale data sarà previsto
A Leonardo piace Pietro, dice che è il “gigante buono”. Per Pietro questo è il primo anno al golf. Dice che preferirebbe la panchina ma poi si fa convincere da Leonardo e fa il suo dovere, fino in fondo.
Momenti speciali che resteranno nei nostri cuori
E poi ci sono quelle situazioni che ti restano dentro: come quel giorno di pioggia il 27 settembre, quando il tempo minacciava di farci rinunciare all’incontro, ma nessuno di voi si è lasciato scoraggiare. Insieme, sotto gli ombrelli e con i cappucci alzati, ci siamo diretti alle postazioni coperte del campo pratica. Francesco, con la sua allegria e spontaneità, ha abbandonato l’ombrello preferendo camminare sotto la pioggia lasciando Linda ad osservarlo incredula. Il tempo troppo incerto sembrava darci una lezione di perseveranza e forse di poca saggezza ma che voi avete colto senza esitazioni.
E l’ultimo incontro, l’11 ottobre, che ha avuto il sapore di una festa. Senza alcuni dei “giocatori storici” di Casa Sebastiano perché impegnati altrove, come Alessandro, Linda, Laura, Pietro, ma con nuovi volti come Davide A., Davide G., Gabriele ma anche Marco e Francesco, ci siamo ritrovati a celebrare questi mesi trascorsi insieme. La gioia di Davide G. nel dialogare con Malcolm di politica e attualità, e la scoperta del talento naturale di Gabriele, hanno reso quella giornata un momento di autentica festa e condivisione.
Davide A. ha un buon colpo, Malcolm gli da solo qualche suggerimento. Ma tra di loro la partita è aperta anche sulla conversazione. Tra un tiro e l’altro parlano di Londra e delle elezioni negli Stati Uniti.
Marco è della squadra 2023. E’ autonomo, non smette di tirare, una pallina dopo l’altra. Colpisce bene, è instancabile.
Uno sguardo al futuro, di gratitudine
La fine dei nostri appuntamenti mi da un leggero senso di malinconia. Mi mancheranno le vostre risate, i vostri volti ora che mi sembra di conoscervi un po’. Mi mancheranno le piccole sfide quotidiane, i momenti di scoperta e crescita che abbiamo vissuto insieme. Sono certa che questi saranno per sempre ricordi preziosi ma che il futuro ci riserverà nuove opportunità di crescita insieme. Spero davvero che il prossimo anno si possa riprendere il nostro percorso fin da maggio, così da condividere con voi ancora più esperienze.
A voi ragazzi dunque, il mio ringraziamento sincero. A voi, che con la vostra unicità avete arricchito queste giornate, e a te, Annachiara, per aver creduto in questo progetto e averlo reso possibile. Voi ragazzi non lo sapete che ora noi, grazie a voi siamo più forti. Non sapete che quello che ci avete trasmesso è tanta roba, di quella che si annida dentro, capace di germogliare e generare frutto. Non sapete che siamo fieri di voi, che vi siete messi in gioco, che avete riso, vi siete arrabbiati, avete preso la pioggia. Avremo nostalgia di voi e all’arrivo della primavera vi prometto che saremo li ad aspettarvi, con ferri e palline, all’ingresso del campo del Golf Dolomiti.
E’ stato un meraviglioso viaggio che ha aggiunto valore, senza mai togliere nulla, e che porto dentro di me come una delle cose più belle che ho avuto il privilegio di vivere.
Con affetto e gratitudine,
Vanda
Foto di gruppo all’ultimo incontro della stagione. Da sinistra: Francesco, Davide A., Serena (educatrice), Gabriele, Davide G., Deborah (educatrice) e Marco.
Per festeggiare il nostro ultimo giorno della stagione, pranzo al ristorante del golf.
